Rimedi naturali
Iniziamo questa nuova pagina del nostro blog con uno dei rimedi più importanti e allo stesso tempo poco conosciuti: il K U Z U
Il kuzu si trova in vendita nei negozi di alimentazione biologica,
sotto forma di polvere o di piccoli agglomerati gessosi, indicativamente
la proporzione da utilizzare è 10g di kuzu ogni 100 ml di liquido ma
molto dipende dalla consistenza desiderata.
Trattandosi di un amido estremamente digeribile ed assimilabile è molto adatto come cibo per anziani ed infermi costretti a dieta liquida.
Fonti : https://www.dionidream.com/kuzu/
Approfondimenti e ricette su : PDF del libro " Il medico di te stesso" di Muramoto
Il kuzu o kudzu (Pueraria lobata) è una
leguminosa rampicante di montagna dagli splendidi fiori viola-blu
originaria del Giappone, usata da sempre in Oriente sia come alimento
che rimedio naturale.
A scopo terapeutico vengono usate le radici, dalle quali si estrae un
amido con cui si produce una bianchissima fecola idrosolubile molto
digeribile e versatile in cucina che, oltre a carboidrati e sali
minerali come calcio, fosforo e ferro, contiene una concentrazione di
isoflavoni benefici ovvero composti fenolici di origine vegetale che
hanno importanti effetti alcalinizzanti, antinfiammatori, antimicotici e antitumorali.
Tra gli isoflavoni del kuzu infatti troviamo:
- Daidzeina: antinfiammatorio, antibatterico e antimicotico
- Daidzin: svolge attività antidipsotropica (ovvero aiuta a liberarsi dalla dipendenza dell’alcool) e previene il cancro
- Genisteina: antiossidante, antitumorale (mammella e prostata), ipocolesterolemizzante, antielmintico (ovvero elimina i vermi intestinali).
Benefici del kuzu
1. Antiacido e gastroprotettore. Ad
aver reso popolare il kuzu è stato soprattutto il suo effetto tampone
sullo stomaco e la conseguente prevenzione delle irritazioni a carico di
tutto l’apparato digerente, dal cavo orale al retto. Il kuzu assorbe i
succhi gastrici in eccesso e da reflusso gastroesofageo (ernia iatale)
donando immediato sollievo dal bruciore di stomaco, riducendo inoltre le recidive in caso di blanda ulcera.
2. Intestino. Il kuzu, grazie sempre al suo effetto tampone, è in grado di attenuare l’irritazione di retto e colon.
Inoltre produce effetti regolatori dell’attività intestinale in quanto:
nei casi di dissenteria permette di contenere l’acqua aumentando la
consistenza delle feci; in casi di stitichezza (anche cronica) facilita
invece la morbidezza delle feci al pari di una nutrizione ricca di
fibre.
3. Alcalinizzante. Il kuzu è l’unica fecola che ha un effetto alcalinizzante sul sangue e che quindi contrasta l’acidosi sistemica.
4. Osteoporosi. La genisteina, di cui il kuzu è
ricco, agisce sui recettori estrogenici del tessuto osseo e interviene
nei processi di riassorbimento del calcio a livello intestinale.
L’assunzione di kuzu può essere quindi considerata un trattamento
coadiuvante nella prevenzione e trattamento dell’osteoporosi.
5. Cuore e circolazione sanguigna. Il kuzu è in grado di ridurre la pressione arteriosa migliorando la circolazione del sangue sia nelle gambe che al cervello.
6. Attività antiossidante e ipocolesterolemizzante. Gli
isoflavoni hanno la capacità di incrementare l’attività di diversi
enzimi antiossidanti, inoltre agiscono come “spazzini” dei radicali
liberi che possono degradare il colesterolo LDL nello sviluppo di malattie cardiache.
7. Menopausa. Il kuzu contrasta molti sintomi della
menopausa, come sudorazione eccessiva, nervosismo e insonnia, imputabili
alle variazioni dei livelli ormonali.
8. Antitumorale. Gli isoflavoni presenti nelle
radici di kudzu esibiscono una serie di effetti biologici concernenti la
regolazione della moltiplicazione cellulare e possono quindi avere un
potenziale effetto nella prevenzione e nel trattamento di alcune forme
neoplastiche.
9. Febbre e influenza. In caso di febbre non troppo
alta (non superiore ai 38°C) è indicata l’assunzione del kuzu in quanto
tende a far abbassare la temperatura corporea. La bevanda di kuzu e umeboshi,
detta anche Ume-kuzu, è uno dei rimedi naturali più utilizzati per
alleviare i sintomi di raffreddore e influenza e velocizzare la
guarigione.
10. Tensioni muscolari. Il kudzu esercita un’azione
miorilassante tanto che nella medicina cinese viene utilizzato anche per
curare i dolori muscolari, soprattutto i crampi.
11. Stanchezza. Questo amido presenta specifiche
proprietà per il recupero dell’energia e del buon equilibrio
psicofisico, è particolarmente consigliato quindi in primavera e
autunno, quando il corpo fatica ad adattarsi ai repentini cambiamenti
climatici.
12. Dipendenze da droghe, tabacco, alcool, caffè, zuccheri. Il kuzu contrasta l’insorgere di crisi di astinenza in caso di dipendenze. Studi condotti
presso le Università del North Carolina e di Harvard hanno dimostrato
che, oltre a non presentare effetti collaterali rilevanti, il kuzu, per
mezzo degli isoflavoni, agisce sui neurotrasmettitori come la serotonina, il GABA ed il glutammato, tanto da stimolare la produzione di dopamina che
va a compensare il piacere che si prova attraverso l’assunzione di
sostanze che creano dipendenza psicofisica. In Cina la tisana di kuzu è
il rimedio più usato per smaltire i postumi di un eccesso di alcolici.
Infine, il kuzu è anche un lenitivo per: angina pectoris, dolori articolari, cefalea, emicrania, nausea e vomito, acufeni, sordità.
Trattandosi di un amido estremamente digeribile ed assimilabile è molto adatto come cibo per anziani ed infermi costretti a dieta liquida.
Fonti : https://www.dionidream.com/kuzu/
Approfondimenti e ricette su : PDF del libro " Il medico di te stesso" di Muramoto
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